Crisi Roma, squadra in ritiro

Provvedimento dopo il pari col Cagliari, mercoledì la Champions

1544355120773_GettyImages-1067716132.jpgDi nuovo in ritiro, come a settembre, dopo la sconfitta subita a Bologna. Altro che passi in avanti, la Roma continua a essere una squadra difettosa, e il pareggio di Cagliari costringe la società a riavvolgere il nastro del tempo, riproponendo la soluzione del rifugio dentro Trigoria "a tempo indeterminato", per guardarsi in faccia, anche a musoduro.

Per il club sono i giocatori i principali responsabili deltrend stagionale negativo; loro sono sul banco degli imputati. Non l'allenatore Eusebio Di Francesco, non ancora almeno. Già, perché, se da un lato la dirigenza gli ha rinnovato la fiducia, dall'altro è evidente che, se le cose dovessero continuare su questa falsariga, a pagare per tutti non potrà che essere il tecnico abruzzese.  

Due mesi fa la strada del ritiro aveva dato l'illusione diaver funzionato, perché erano arrivate tre vittorie consecutive in campionato: contro Frosinone, Lazio ed Empoli. Dal ko interno contro la Spal al 2-2 in Sardegna, tuttavia, i giallorossi hanno centrato solo una vittoria (4-1 all'Olimpico, contro la Sampdoria) in sette partite. Su 21 punti a disposizione ne hanno conquistati appena 7. Certo, in mezzo c'è stato il passaggio agli ottavi di Champions League, e anche una lunga catena di infortuni, che hanno privato Di Francesco di elementi-chiave perlo scacchiere giallorosso, come De Rossi, Lorenzo Pellegrini, El Shaarawy e Dzeko.

L'analisi delle ultime partite giocate in emergenza - Real Madrid, Inter e Cagliari - ha convinto la dirigenza che il problema non è l'allenatore e per questo, pur consapevole dei rischi cui si va incontro confermandolo, ha scelto di non individuare in Di Francesco il capro espiatorio degli insuccessi. Nel mirino ci sono quindi i giocatori, da responsabilizzare maggiormente. Ecco perché è più che probabile che il ds Monchi - in costante contatto con Boston, dove Pallotta vive un mix di arrabbiatura e delusione - oltre a confrontarsi col tecnico, decida di organizzare una serie di colloqui individuali con i calciatori, magari col supporto di Francesco Totti.

Di certo, la squadra fino a martedì resterà confinata a Trigoria per poi partire alla volta della Repubblica Ceca, dove mercoledì affronterà il Viktoria Plzen, nell'ultimo e ininfluente impegno della fase a gironi della Champions. Un successo, anche largo, difficilmente servirà a interrompere il ritiro, che sarà quasi certamente prolungato fino a domenica, in occasione del posticipo dell'Olimpico contro il Genoa.

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  • pubblicato09.12.2018
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